venerdì 5 luglio 2019

Sicilia, Regione istituisce sistema di governance per il settore


E’ stato istituito, con apposito Decreto dell’Assessore regionale per l’Agricoltura della Sicilia Edy Bandiera, un sistema di governance regionale dell’agricoltura finalizzato al raggiungimento di obiettivi di crescita e sviluppo del settore e ad affrontare un insieme di sfide complesse che coinvolgono decisioni partecipate a livelli differenziati, regionale, nazionale e comunitario.

Del sistema di governance regionale fanno parte: l’Assessorato Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea, CIA (confederazione Italiana agricoltori), Coldiretti, Confagricoltura (confederazione generale dell’ agricoltura italiana), Copagri (Confederazione di produttori agricoli), AGCI (associazione generale cooperative italiane); Confcooperative (Confederazione cooperative italiane); Legacoop; Colleggio dei periti agrari e dei periti agrari laureati della Sicilia; Federazione regionale Dottori agronomi e forestali (Sicilia); Federazione regionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati della Sicilia; ANCI (Associazione dei comuni siciliani); GAL (Gruppi di azione locale); Università degli Studi di Palermo, Messina, Enna e Catania.

Tra gli obiettivi: l’attuazione del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020; la nuova Programmazione Europea 2021-27; la predisposizione di strumenti normativi regionali in grado di valorizzare la peculiarità e l’identità dei sistemi agricoli siciliani, che risultano molto diversificati nelle 9 province siciliane; la valorizzazione della diversità e ricchezza dei territori rurali; la gestione dei rischi derivanti da volatilità dei prezzi agricoli e
cambiamento climatico; la necessità di differenziare e caratterizzare le produzioni in termini di qualità e di legami con la zona di produzione; la sicurezza alimentare ed ancora il raggiungimento dei mercati locali e
globali.

Per l’Assessore per l’Agricoltura, Edy Bandiera: “L’esigenza di lavorare in maniera compiuta alla nuova programmazione 2020-2027 e le sfide poste oggi da processi di carattere globale, dai mercati liberalizzati, dai cambiamenti climatici, oltre che dalle modalità di consumo, ci impongono delle nuove e costanti forme di interazione fra istituzioni pubbliche, organizzazioni professionali e associazioni di categoria delle filiere agricole, in grado di adottare strumenti di politiche innovative perfettamente aderenti alle reali esigenze della nostra Agricoltura. Con l’istituzione di questo qualificato sistema di concertazione e governance, ci poniamo nelle condizioni migliori per instaurare processi virtuosi che ci possono consentire di sostenere, sempre più e sempre meglio, gli interessi legittimi della nostra agricoltura”.

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