Ora
occorre fare al più presto chiarezza sull'Imu agricola, a partire della data di
scadenza del 26 gennaio che non è più chiaramente sostenibile. E' quanto
afferma la Coldiretti in riferimento all'esito dell'udienza in camera di
consiglio, davanti alla seconda sezione del Tar del Lazio che non ha concesso
una nuova sospensiva e deciderà direttamente nel merito sui ricorsi con i quali
Comuni e di Anci regionali contestano il decreto sull'Imu sui terreni agricoli
per i Comuni montani. E' indispensabile mantenere l'impegno a rivedere anche
per il 2014 le evidenti incongruenze nei criteri individuati per la
delimitazione dei terreni agricoli in base all'altitudine in cui si trova la
sede del comune, nel rispetto, sottolinea la Coldiretti, della fondamentale
scelta di mantenere l'esenzione dell'imposta a favore dei coltivatori diretti e
degli imprenditori agricoli professionali.
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