"Finalmente lo Stato ha un piano di prevenzione e
contrasto al caporalato. Un lavoro che vede coinvolta tutta la filiera per
mettere fuori gioco chi sfrutta. Abbiamo due priorità. Garantire protezione
alle persone, lavoratrici e lavoratori italiani e stranieri cui vengono negati
diritti fondamentali. Dare risposte alle legittime aspettative di migliaia di
aziende agricole oneste, e sono la maggior parte, che chiedono forme più
efficienti per reperire manodopera legale.
Il caporalato è mafia, perciò dobbiamo combatterlo con armi
nuove. Nel piano ci sono 10 azioni prioritarie e impegni precisi, sui quali da
subito dobbiamo metterci al lavoro. E poi c'è un metodo nuovo: contro il
caporalato, soprattutto in alcune aree di emergenza, si dovrà intervenire d'ora
in poi solo con azioni coordinate su alloggi, trasporti, intermediazione legale
del lavoro, controlli".
Così la Ministra Teresa Bellanova al Tavolo
interistituzionale sul caporalato insediatosi nel pomeriggio di oggi."Il
caporalato è criminalità. Lo dimostrano le tante operazioni che in questa
settimana ci sono state in varie aree del Paese. Nel potentino è stata
smantellata una rete criminale che gestiva più di mille braccianti, negando i
diritti più elementari. La legge 199 funziona, ora dobbiamo rafforzare la
prevenzione. La prossima settimana insieme alle ministre Catalfo e Lamorgese ci
confronteremo al tavolo sul caporalato al Ministero del lavoro. Dobbiamo
spezzare la catena che tiene legati a doppio filo lavoratori e imprese ai
caporali e alle organizzazioni criminali. Favorire meccanismi trasparenti,
automatici, tempestivi, di incrocio domanda e offerta. Sconfiggere concorrenza
sleale e dumping. La dignità dei lavoratori al primo posto. Noi non stiamo a
guardare". Così la Ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova.
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