lunedì 3 giugno 2019

PIL, Centinaio: "Dati crescita Agricoltura confermano che è settore trainante"


"I dati diffusi oggi dall'Istat ci dicono che l'Agricoltura tiene meglio di altri settori con un aumento del valore aggiunto di quasi tre punti percentuali nel primo trimestre dell'anno. Come sostengo da sempre il settore può candidarsi ad essere davvero trainante per l'Italia". E' quanto dichiara il ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Sen. Gian Marco Centinaio. "Questo dato ci fa ben sperare e conferma che stiamo lavorando bene. Abbiamo agito tempestivamente per dare una risposta concreta alle diverse criticità che hanno interessato il comparto agricolo, ricordo su tutti il tanto atteso Dl Emergenze Agricoltura. Questo Ministero ha dimostrato che realmente, come non accadeva da anni, le istituzioni sono al fianco dei coltivatori e delle aziende del comparto agroalimentare. Nessuno è solo in un "sistema Italia" che ambisce a far sentire la propria voce e a valorizzare, tutelare e rappresentare in tutto il mondo, sotto la stessa bandiera, le nostre eccellenze. Continueremo a lavorare in questa direzione, anche e soprattutto in Europa, in previsione dei prossimi appuntamenti a cui dovremo partecipare".

Con 13,5 miliardi di euro di valore della produzione ottenuta nel 2018, circa 900mila ettari di superficie e 346mila imprese, l'ortofrutta contribuisce alla creazione di un quarto del valore dell'agricoltura italiana. Grazie a queste dimensioni, l'Italia genera il 15% del totale del valore della produzione ortofrutticola dell'Unione europea, seconda sola alla Spagna (21%). Il settore ortofrutticolo, quindi, si caratterizza per una domanda di lavoro superiore rispetto alle altre produzioni agricole. Il 43% dei rapporti di lavoro attivati in agricoltura nel 2017 fa riferimento, infatti, alle colture ortofrutticole. Sono questi alcuni dei dati presentati all'interno dello studio realizzato da Italia Ortofrutta e Nomisma, dal titolo "Ortofrutta in Italia: profilo di un settore labour intensive", presentato oggi a Bologna, negli spazi di Fico, nell'ambito del convegno "Ortofrutta: il fattore lavoro come elemento di competitività del settore".

Nel 2017 si sono registrati 1.097.007 occupati nel settore agricolo, con una variazione positiva del +4% nel periodo 2012-2017. Il costo del lavoro in fase di lavorazione e condizionamento dell'ortofrutta, inoltre, incide per il 59% sul valore aggiunto del settore, contro il 50% del vitivinicolo, anch'esso labour-intensive. L'elemento lavoro, quindi, finisce per condizionare la competitività dell'ortofrutta italiana, marginalizzando la grande qualità dei prodotti a vantaggio di quelli stranieri spesso venduti sottocosto.

"I prezzi di mercato non coprono i nostri costi di produzione - ha spiegato il direttore di 'Italia Ortofrutta', Vincenzo Falconi -. È necessario quindi impostare delle scelte strategiche che intervengano per restituire valore e competitività del settore".

"L'ortofrutta rappresenta uno dei settori più significativi del Made in Italy che traina l'economia agroalimentare e che offre migliaia di posti di lavoro, fissi e stagionali, come dimostrato anche dai dati presentati oggi" lo ha affermato Alessandra Pesce, sottosegretario del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo intervenendo al convegno organizzato da Italia Ortofrutta a Fico. "La semplificazione di alcune procedure - ha sottolineato - è a portata di mano, grazie anche all'impegno in Commissione Agricoltura alla Camera. Non solo, all'interno del Tavolo contro il caporalato abbiamo affrontato i temi del lavoro all'interno dell'intera filiera agroalimentare, i cui risultati saranno discussi in occasione della prossima riunione il 5 giugno. Sono convinta che sia determinante trovare soluzioni condivise con l'intera filiera affinché venga garantito l'equo salario al lavoratore e il giusto guadagno all'imprenditore agricolo.Mettiamo a punto così una nuova stagione di programmazione, formazione e promozione per restituire al lavoro dignità e tutele" ha concluso il Sottosegretario.

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