Lo
abbiamo letto su tutti i giornali: la produzione dell’olio è crollata ed i
prezzi sono andati alle stelle a causa dell’aumento del costo della materia
prima. Un grave problema per i produttori ma anche per i consumatori,
disorientati non soltanto dal caro prezzi ma anche dall’ incapacità di riconoscere
un vero extravergine.
Anziché
piangere sull’olio versato, la piccola ma premiatissima azienda pugliese Olio
Intini di Alberobello (www.oliointini.it) ha deciso di vincere la battaglia
dell’olio 100 % italiano e di qualità superiore portando avanti una guerra
lunga e difficile, quella contro i luoghi comuni che sono i veri responsabili
dell’acquisto inconsapevole dell’olio di oliva.“Non è tutto olio quello che
luccica”: è questo il claim della nuova campagna che si sviluppa in cinque
visual differenti e che ha l’obiettivo di promuovere la giusta conoscenza
dell’olio extravergine di qualità, sfatando i più comuni pregiudizi sull’olio
che riguardano la produzione, ma anche le caratteristiche e la riconoscibilità
di un olio extravergine di qualità.Afferma Pietro Intini, titolare
dell’azienda: “Purtroppo la maggior parte dei consumatori non consuma oli di
qualità. Per legge un olio extravergine deve essere privo di difetti, ma
soltanto una bassissima percentuale di quello in commercio ne è esente. Quello
di cui il comparto olivicolo italiano ha bisogno è educazione alla qualità.
D’altra parte, l’unica arma che il consumatore ha per difendersi dalle frodi è
la conoscenza. Per fare questo bisogna abbandonare le vecchie credenze popolari
e aprire la mente. Obiettivo di noi appassionati e tecnici è educare. Solo così
potremo rivoluzionare veramente un settore ora più che mai in crisi”.
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