lunedì 17 novembre 2014

Olio: il crollo della produzione e le difficoltà nell'acquisto si combattono facendo cultura di prodotto

Lo abbiamo letto su tutti i giornali: la produzione dell’olio è crollata ed i prezzi sono andati alle stelle a causa dell’aumento del costo della materia prima. Un grave problema per i produttori ma anche per i consumatori, disorientati non soltanto dal caro prezzi ma anche dall’ incapacità di riconoscere un vero extravergine.
Anziché piangere sull’olio versato, la piccola ma premiatissima azienda pugliese Olio Intini di Alberobello (www.oliointini.it) ha deciso di vincere la battaglia dell’olio 100 % italiano e di qualità superiore portando avanti una guerra lunga e difficile, quella contro i luoghi comuni che sono i veri responsabili dell’acquisto inconsapevole dell’olio di oliva.“Non è tutto olio quello che luccica”: è questo il claim della nuova campagna che si sviluppa in cinque visual differenti e che ha l’obiettivo di promuovere la giusta conoscenza dell’olio extravergine di qualità, sfatando i più comuni pregiudizi sull’olio che riguardano la produzione, ma anche le caratteristiche e la riconoscibilità di un olio extravergine di qualità.Afferma Pietro Intini, titolare dell’azienda: “Purtroppo la maggior parte dei consumatori non consuma oli di qualità. Per legge un olio extravergine deve essere privo di difetti, ma soltanto una bassissima percentuale di quello in commercio ne è esente. Quello di cui il comparto olivicolo italiano ha bisogno è educazione alla qualità. D’altra parte, l’unica arma che il consumatore ha per difendersi dalle frodi è la conoscenza. Per fare questo bisogna abbandonare le vecchie credenze popolari e aprire la mente. Obiettivo di noi appassionati e tecnici è educare. Solo così potremo rivoluzionare veramente un settore ora più che mai in crisi”.


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