mercoledì 11 marzo 2020

Bellanova: "Affrontiamo insieme emergenza #distantimauniti e sosteniamo la nostra economia Cibo italiano sano, sicuro e di qualità". Rispetto ferreo delle regole ma non fermare l'Italia

Assessori regionali all'agricoltura, associazioni di categoria e rappresentanze dei lavoratori. Sono questi gli incontri che la Ministra Teresa Bellanova ha tenuto in teleconferenza ieri e oggi per un aggiornamento sullo stato dell'arte e ulteriori criticità del settore agricolo ed agroalimentare nei diversi territori, anche alla luce delle ulteriori misure emergenziali assunte ieri sera.

"Ho condiviso con gli assessori regionali, in via informale, la nostra griglia di interventi per il settore, per le imprese, per i lavoratori e le famiglie e delineato compiutamente tutti i problemi che il settore sta affrontando", ha sottolineato la Ministra delle Politiche agricole alimentari e forestali, Teresa Bellanova.

"Anche per questo, mi preme dire due cose con chiarezza. La prima. Dobbiamo essere capaci di affrontare tutti insieme l'emergenza, #distantimauniti come invita a fare una campagna lanciata ieri sui social e che condivido in pieno. L'emergenza spinge tutti noi a cambiare radicalmente il nostro stile di vita, laddove è ovviamente possibile farlo: seguiamo scrupolosamente le regole per la sicurezza nostra e chi chi sta intorno, lavoriamo da casa se e quando possibile, evitiamo luoghi affollati", ha ribadito la Ministra. "Tutto questo non significa che l'Italia debba fermarsi: i negozi alimentari, i mercati, i supermercati sono e rimarranno aperti, anche nei giorni festivi.  Stiamo assistendo a code e accaparramenti davanti ai negozi. Vi invito tutti ad evitare questi comportamenti che mettono a rischio la vostra salute e provocano nient'altro che un accumulo che rischia di sfociare in spreco di cibo e di soldi".

"La seconda. Verdure, frutta, carne o pesce, così come latte, formaggi e generi alimentari comunque freschi e deperibili sono sicuri. C'è di più: sono uno dei fondamenti della dieta mediterranea e non c'è nessuna ragione al mondo per modificare il nostro regime alimentare che è sano, sicuro e di qualità" - ha evidenziato Teresa Bellanova.  "Anche in questo momento così delicato, dobbiamo ricordare che dietro ai prodotti c'è il lavoro, l'impegno ed il sacrificio di moltissime imprese e lavoratori: garantirle e sostenerle anche con l'acquisto dei loro prodotti, significa garantire e sostenere una parte fondamentale della nostra economia e del nostro Paese. Abbiamo bisogno di rispettare le regole, certo, e quanto mai sono necessari la saggezza, l'equilibrio, la misura. Così, insieme, riusciremo a sconfiggere il coronavirus. Distanti, ma uniti come non mai".

"Voglio essere chiara: si al rispetto ferreo delle regole perché dobbiamo assolutamente contenere l'epidemia, ma no a fermare l'Italia: non possiamo e non dobbiamo farlo. L'Italia deve restare in piedi", ha concluso la Ministra.

Covid-19: al via piano salva export alimentare, vale 44,6 mld 
Covid-19, al via il piano salva export alimentare che vale 44,6 miliardi di euro e rappresenta un elemento di traino per l’intero Made in Italy, in difficoltà sui mercati esteri . Lo rende noto la Coldiretti in riferimento dell’incontro alla Farnesina per la campagna di comunicazione strategica a sostegno del settore agroalimentare nel Piano Straordinario 2020 per la Promozione del Made in Italy.

Una azienda su due (53%) che esporta nell'agroalimentare a causa dell'emergenza Covid-19 ha ricevuto disdette negli ordini dall’estero secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’. La campagna è dunque necessaria per combattere la disinformazione, gli attacchi strumentali e la concorrenza sleale che ha portato alcuni Paesi a richiedere addirittura insensate certificazioni sanitarie “virus free” su merci alimentari provenienti dalla Lombardia e dal Veneto, ma ci sono state anche assurde disdette per vino e cibi provenienti da tutta la Penisola sotto la spinta di una diffidenza spesso alimentata ad arte con fake news, tanto da far attivare al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale una casella di posta elettronica dove segnalare restrizioni e discriminazioni verso i prodotti italiani le difficoltà riscontrate nelle esportazioni.

Si dovrà tenere conto del fatto che quasi i 2/3 (63%) delle esportazioni agroalimentari italiane interessano i Paesi dell’Unione Europea dove la crescita nel 2019 è stata del 3,6%.

Si tratta di sviluppare l’azione di difesa del territorio, dell’economia e del lavoro Made in Italy già iniziata grazie alla Coldiretti con #MangiaItaliano per far conoscere il valore della più grande ricchezza del Paese, quella enogastronomica.

La mobilitazione, che vede schierati in prima linea i mercati degli agricoltori e gli agriturismi di Campagna Amica, si sviluppa anche attraverso una campagna social della Coldiretti alla quale stanno aderendo numerosi personaggi della televisione, del cinema, dello spettacolo, della musica, del giornalismo, della ricerca e della cultura insieme a tanta gente comune. Un coinvolgimento che deve essere ora esteso con l’impegno delle Istituzioni ai volti più noti a livello internazionale, di italiani e stranieri che amano il Belpaese e sono credibili ed apprezzati all'estero.

“Serve un intervento deciso dell’Unione Europea per sostenere il tessuto produttivo, il lavoro e ricostruire un clima di fiducia” ha sottolineato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel precisare che sul piano degli scambi commerciali “occorre impiegare tutte le energie diplomatiche per superare i dazi Usa e l’embargo russo che colpiscono duramente il Made in Italy agroalimentare in un momento difficile per le nostre esportazioni”.

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