Via
alla prima banca dati europea per la tracciabilità delle produzioni biologiche:
denominata “Data Bio”, la banca dati nasce dall'accordo tra Accredia e
FederBio, l’organizzazione interprofessionale di riferimento per le imprese del
settore biologico italiano, che hanno collaborato alla realizzazione del
progetto informatico. Presentata al Biofach 2015 di Norimberga, la banca dati
sarà a disposizione di cittadini e imprese e raccoglierà le informazioni sulla
tracciabilità delle produzioni e delle transazioni biologiche. Il debutto non
casuale sarà proprio nell'anno di Expo 2015. La piattaforma nasce
dall’integrazione del database di Accredia, relativo ai documenti di
certificazione e sanzione degli operatori del biologico italiano, con quello di
FederBio e vede la partecipazione diretta dei principali organismi di
certificazione del settore e delle imprese della filiera. Il progetto prevede
di registrare i volumi di prodotto e i flussi commerciali partendo dalle
superfici agricole certificate in Italia e nei Paesi da cui gli operatori
italiani acquistano, seguendoli lungo tutta la filiera per verificarne la
congruenza rispetto alle rese produttive certificate e garantire la tracciabilità
delle transazioni. In questo modo, si potrà ridurre al minimo il rischio di
frodi e la possibilità che falsi prodotti bio entrino nella filiera. In Data
Bio ci sarà un’area pubblica, a disposizione di tutti i cittadini, e un’area
riservata per gli operatori, che entrerà a regime ai primi di maggio, dove
saranno fornite le non conformità e i provvedimenti a carico degli operatori e
i programmi annuali di produzione. Il momento sono 9 gli organismi di
certificazione che hanno fornito i dati relativi a più di 48mila imprese, che
corrispondono al 95% degli operatori biologici italiani.
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