giovedì 19 febbraio 2015

La tracciabilità del biologico diventa elettronica

Via alla prima banca dati europea per la tracciabilità delle produzioni biologiche: denominata “Data Bio”, la banca dati nasce dall'accordo tra Accredia e FederBio, l’organizzazione interprofessionale di riferimento per le imprese del settore biologico italiano, che hanno collaborato alla realizzazione del progetto informatico. Presentata al Biofach 2015 di Norimberga, la banca dati sarà a disposizione di cittadini e imprese e raccoglierà le informazioni sulla tracciabilità delle produzioni e delle transazioni biologiche. Il debutto non casuale sarà proprio nell'anno di Expo 2015. La piattaforma nasce dall’integrazione del database di Accredia, relativo ai documenti di certificazione e sanzione degli operatori del biologico italiano, con quello di FederBio e vede la partecipazione diretta dei principali organismi di certificazione del settore e delle imprese della filiera. Il progetto prevede di registrare i volumi di prodotto e i flussi commerciali partendo dalle superfici agricole certificate in Italia e nei Paesi da cui gli operatori italiani acquistano, seguendoli lungo tutta la filiera per verificarne la congruenza rispetto alle rese produttive certificate e garantire la tracciabilità delle transazioni. In questo modo, si potrà ridurre al minimo il rischio di frodi e la possibilità che falsi prodotti bio entrino nella filiera. In Data Bio ci sarà un’area pubblica, a disposizione di tutti i cittadini, e un’area riservata per gli operatori, che entrerà a regime ai primi di maggio, dove saranno fornite le non conformità e i provvedimenti a carico degli operatori e i programmi annuali di produzione. Il momento sono 9 gli organismi di certificazione che hanno fornito i dati relativi a più di 48mila imprese, che corrispondono al 95% degli operatori biologici italiani.

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