Le
vendite di olio extra vergine di oliva nella grande distribuzione organizzata
sono inversamente proporzionali ai luoghi di produzione. In Puglia, regione per
antonomasia prima produttrice di olio di oliva, si vende attraverso la Gdo meno
extra vergine che in Lombardia. Un
fenomeno che si giustifica – spiega Unaprol - con la prassi della vendita
diretta garantita da un’ampia disponibilità di prodotto rispetto ad altre zone
del Paese. Nell’anno terminante a settembre 2014, i dati di vendita della GDO,
indicano che in Puglia attraverso i canali iper + super sono stati venduti
circa 2,8 milioni di litri di extra vergine, con un valore pari a circa 10
milioni di euro ed una progressione del 13% rispetto allo stesso periodo
precedente. Nello stesso periodo in Lombardia sono stati venduti circa 24
milioni di litri di extra vergine, con un valore pari a 104 milioni di euro. I
dati emergono a Bari durante il corso di
aggiornamento professionale, organizzato da Unaprol per gli iscritti all'ordine
dei giornalisti. Il corso si svolge
d’intesa con l’Ordine Nazionale dei Giornalisti, l’Ordine dei Giornalisti della
Puglia, l’Assostampa di Puglia e Basilicata e la collaborazione di AGAP,
l’associazione dei giornalisti agricoli di Puglia aderente alla federazione
nazionale della stampa. Sul fronte di prezzi più convenienti quelli praticati
dalla Gdo in Puglia. Il prezzo medio si è aggirato intorno ai 3,6 euro/litro ed
il 65% dell’olio extra vergine è stato venduto in promozione. Gli oli bio e a
denominazione di origine protetta superano mediamente i 6€ . Per il 100%
italiano sono stati venduti 600 mila litri, con un valore corrispondente a
circa 2,4 milioni di euro. In Lombardia, rispetto allo stesso periodo
precedente, il prezzo medio per l’extra
si è aggirato intorno ai 4,3 euro/litro ed il 71% dell’olio extra vergine è
stato venduto in promozione. Per il 100% italiano, sono stati venduti 3,6
milioni di litri, con un valore corrispondente a 19 milioni di euro. In
questo mare di olio che da Sud sale verso Nord operano le forze dell’ordine e
gli organi di controllo per arginare fenomeni di contraffazione e
sofisticazione del prodotto. Si deve ai Carabinieri del Nas di Bari l’avvio del
primo processo in Italia per associazione a delinquere finalizzato alla
sofisticazione di olio di oliva. Dopo 18 mesi di indagine, i Carabinieri del
NAS hanno eseguito, su richiesta della Procura della Repubblica di Foggia, 39
ordinanze di custodia cautelare in carcere per associazione a delinquere
finalizzata alla produzione e commercializzazione di olio extra vergine di oliva sofisticato. L’accusa
è di aver prodotto e commercializzato olio extra vergine di oliva sofisticato e
contraffatto mediante l’utilizzo di oli di semi insaporiti con betacarotene e
colorati con clorofilla industriale, utilizzando etichette di fantasia riferite
ad aziende inesistenti. A questi risultati si è giunti grazie anche alla
recente legge “salva olio”, meglio conosciuta come legge Mongiello (dal nome
della parlamentare pugliese, Colomba Mongiello, prima firmataria
dell’articolato normativo), che ha inasprito sanzioni e pene per i
sofisticatori del made in Italy ed ha introdotto anche l’uso di intercettazioni
telefoniche per agevolare il contrasto dei flussi nazionali ed internazionali
del prodotto contraffatto. Ai 60 giornalisti che hanno partecipato al corso
hanno rivolto il loro saluto i presidenti dell’Ordine dei Giornalisti della
Puglia Valentino Losito, dell’Assostampa
di Puglia e Basilicata Raffaele Lorusso, dell’AGAP Michele Peragine. Le
relazioni sono state svolte da: Pantaleo Piccinno, vice presidente di Unaprol e
presidente Coldiretti Lecce su alimentazione e deontologia; Michele Bungaro,
giornalista e vicepresidente del comitato consultivo del Coi a Madrid sul
mercato mondiale dell’olio di oliva; Giosuè Bonfardino, luogotenente del NAS
dei Carabinieri su mezzi di contrasto alle frodi e Giulio Scatolini, capo panel
di Unaprol, su prove sensoriali e di degustazione dell’olio extra vergine di
oliva. Il corso di formazione dei giornalisti rientra tra le attività di
promozione del progetto europeo di Unaprol sulla tracciabilità dell’olio extra
vergine di oliva di cui al regolamento CE n. 867/08 e smi.
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