Duro
monito di Papa Francesco sulla gestione e custodia della madre terra. Il
Pontefice, ricevendo in udienza 200 dirigenti della Coldiretti in occasione del
70° anniversario dalla fondazione, ha denunciato"la assolutizzazione delle
regole del mercato, una cultura dello scarto e dello spreco nel caso del cibo
con proporzioni inaccettabili"che determina "miseria e sofferenza di
tante famiglie". Per questo ha detto"va ripensato a fondo il sistema
di produzione e di distribuzione del cibo". Il Papa commentando a braccio
ha inolre detto di non fare “come quelle persone senza sentimenti che finiscono
per vendere la madre, non cediamo alla tentazione di vendere la nostra madre
terra". Jeorge Mario Bergoglio
ha aggiunto il suo commento a braccio pregando di non "vendere la nostra
madre terra" subito dopo aver invitato a "prestare la dovuta
attenzione alla fin gia' troppo diffusa sottrazione di terra all'agricoltura
per destinarla al altre attivita', magari apparentemente piu' redditizie".
"Anche in questo - ha osservato - si cede al dio denaro" "si
finisce come quelle persone senza sentimenti che finiscono per vendere la
madre". Papa Francesco ha insistito sul tema della bonta' della produzione
di cibo. "Davvero - ha detto ancora - non c'e' umanita' senza coltivazione
della terra, non c'e' vita buona senza il cibo che essa produce per gli uomini
e le donne di ogni continente. L'agricoltura mostra, dunque, il proprio ruolo
centrale. E la terra - ha aggiunto a braccio - diventa la nostra sorella".
Sempre a proposito della importanza del cibo e del pane, Papa Francesco, in un
ulteriore inserto a braccio, ha detto: "io ricordo che da bambino, quando
cadeva il pane a terra, ci insegnavano a raccoglierlo e baciarlo". Dalle
patate blu alle carote viola, dalla lenticchia rossa al cece nero, dal mais
bianco alla mela grigia ma anche radicchio rosa, cavoli viola e sedano rosso
sono alcuni prodotti rappresentativi della grande biodiversità dell’agricoltura
italiana che il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo ha offerto a Papa
Francesco.
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