venerdì 3 marzo 2017

I giovani tornano a fare agricoltura, ecco i motivi

Sono sempre più numerosi i giovani che sia in Italia che nel mondo stanno riscoprendo l’agricoltura, sia come vero e proprio lavoro che come coltivazione dell’orto di casa per avere a disposizione cibo sano e naturale.

Il mondo sta cambiando e i giovani sono tra le persone più sensibili ai problemi legati al riscaldamento globale, alla sicurezza alimentare e alla necessità di mangiare in modo sano e sostenibile.

Esistono giovani che sono piuttosto stanchi della vita frenetica in città e che preferiscono trasferirsi in campagna e intraprendere progetti di autosufficienza e autoproduzione per coltivare cibo bio.


Si tratta di un vero e proprio trend globale in cui i giovani hanno iniziato a considerare l’agricoltura e la campagna come dei rifugi in cui dare inizio ad una vita migliore per se stessi e per le nuove generazioni, pensando anche ai figli che arriveranno.

Così sempre più persone al di sotto dei 30 anni iniziano a progettare una vita a contatto con la natura e all’insegna del benessere. Decidono di investire le proprie energie verso il recupero di tradizioni antiche e quando possono riescono a recuperare le usanze locali del passato per quanto riguarda la coltivazione e la produzione di prodotti tipici.
I giovani hanno capito che conoscere esattamente la provenienza del cibo che acquistiamo nei supermercati è quasi impossibile e che dunque è arrivato il momento di cambiare rotta verso uno stile di vita più consapevole e sostenibile.
La vita in campagna permette di:

Ritornare a coltivare in modo naturale
Riscoprire gli antichi mestieri e le tradizioni locali
Favorire il lavoro manuale
Recuperare il contatto con la natura
Riscoprire il valore del tempo
Riscoprire l’importanza delle relazioni con gli altri
Permettere ai figli di crescere nel verde
Avere a disposizione cibo più sano e sostenibile
Riscoprire autoproduzione e autosufficienza
Per diversi motivi non tutti riescono a realizzare il sogno di cominciare a coltivare un grande orto oppure di trasferirsi in campagna, ma i giovani che al momento si trovano a dover vivere comunque in città o nelle periferie sanno comunque come apportare cambiamenti nella propria vita.

Ad esempio iniziano a coltivare erbe aromatiche o ortaggi sul balcone, riescono a creare un piccolo orto a casa dei genitori o dei nonni, si informano sulla possibilità di acquistare prodotti locali e di fare parte di un Gruppo di Acquisto Solidale.

Anche se non possiamo trasferirci in campagna proprio in questo momento, se vogliamo possiamo comunque dare il nostro contributo per un modo di vivere più naturale, non credete?

Autore: Marta Albè

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