Crescono in Italia i siti che vendono online. Dal 2012 a
maggio scorso investiti cinque milioni di euro. Il biologico è il più cercato
perchè più difficile da reperire nel canale tradizionale. Aumentano a vista
d’occhio i siti di e-commerce per l’alimentare. In Italia, dal 2012 a maggio
scorso, sono stati investiti in questo comparto cinque milioni di euro. A
riportare la notizia è l’inserto economico del Corriere della Sera su dati del
Politecnico di Milano. Complessivamente le startup italiane del settore food e
beverage sono cento. Tra i più gettonati dal consumatore sono “Cortilia”con una
proposta di prodotti agricoli da coltivatori locali,“Chef dovunque” che vende
kit di ingredienti biologici accompagnati da ricette italiane, “Svinando”, un
wine club dedicato alla vendita di vini di qualità, “Tannico”, specializzato
nei vini selezionati, "Eataly.Net"con la vendita di prodotti di
qualità. I prodotti più acquistati sono invece i biologici e quelli
strettamente legati al territorio. La tendenza è dettata dal fatto - ha
spiegato Renato Fiocca, docente di marketing strategico d'impresa
all'Università Cattolica- che il consumatore cerca il prodotto che con più
difficoltà trova nel canale tradizionale.
Nessun commento:
Posta un commento