giovedì 5 luglio 2018

Assemblea Anbi 2018: Italia chiede revisione direttiva europea acqua


Sulla stessa linea si sono espresse Spagna, Portogallo e Francia.

“Non ci piace l’Europa, che divide invece di unire; non ci piace, ad esempio, l’Europa, che contrasta i diritti informativi dei consumatori o che, sull’irrigazione, privilegia l’impostazione dei Paesi del Nord, favoriti dal clima continentale, a discapito delle esigenze delle agricolture mediterranee, per le quali l’acqua è un determinante fattore competitivo”. Lo ha ribadito Francesco Vincenzi, presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) all’annuale workshop, dedicato quest’anno alla necessità di riformare la Direttiva Quadro Acque in discussione a Bruxelles.

A sottolinearlo sono stati il presidente, Josè Nuncio (Portogallo) e il suo vice, Andres Del Campo (Spagna), che hanno indicato come la revisione della Direttiva Quadro Acque debba essere uno degli obiettivi del confronto sulla prossima Pac, così come i finanziamenti per la mitigazione delle conseguenze dei cambiamenti climatici ed il mantenimento dei contributi diretti agli agricoltori.

“In Europa -ha ricordato il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali e al Turismo, Gian Marco Centinaio- bisogna tenere il punto, perché l’agricoltura italiana è sotto attacco; dobbiamo difenderci e contrattaccare, perché non possiamo rinunciare alle risorse della Pac. Pieno appoggio ad ogni iniziativa, come il Piano Nazionale Invasi, indirizzato ad aumentare la disponibilità idrica del Paese”.

Donato Di Stefano, presente in rappresentanza di Cia-Agricoltori Italiani, a margine dell’Assemblea, ha sostenuto che, nella discussione sulla revisione della Direttiva Acque, occorre far passare il concetto dell’importanza degli impatti dei cambiamenti climatici sullo stato delle acque e nel raggiungimento degli obiettivi di qualità. Serve più collaborazione a livello nazionale e con gli altri Paesi, guardare agli impieghi delle nuove tecnologie e favorire l’adattamento nella Pac, un tema ora presente ma senza misure concrete.

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