martedì 17 luglio 2018

Trombe d’aria, grandine e nubifragi: danni alle colture a Mantova, Ferrara e Mugello


Il maltempo torna a colpire duro l’Italia. In diverse aree della Penisola tra ieri sera e questa mattina si sono abbattuti temporali, grandinate e anche trombe d’aria che hanno danneggiato seriamente anche le colture.

Una delle situazioni più gravi è accaduta nell’Alto Mantovano con un autentico nubifragio con tanto di tromba d’aria e grandine che hanno danneggiato duramente le coltivazioni di mais e vigneti – oltre all’ortofrutta e in particolare ortaggi come insalata, verze, zucche, patate e altro ancora – con aziende agricole allagate e tetti scoperchiati

Situazione critica anche nel Mugello in Toscana. Il maltempo ha provocato problemi e danni soprattutto nell’area di valle tra Borgo San Lorenzo, Scarperia-San Piero a Sieve e Vicchio. Ieri, dopo le 17, il Mugello è stato colpito da forti temporali, e soprattutto tempeste di vento che hanno causato caduta di piante a terra con problemi al traffico non solo stradale visto che anche i treni sulla linea ferroviaria Faenza–Borgo San Lorenzo si sono dovuti fermare per interruzione della linea.

Quello che si è abbattuto con tromba d’aria e grandinate è stato un vero e proprio nubifragio che ha colpito duramente anche le coltivazioni di mais e vigneti con aziende agricole allagate e tetti scoperchiati. A fare le spese sono state soprattutto le coltivazioni di ortaggi in pieno campo di zucchine, melanzane, peperoni, pomodori e fagiolini. La grandine ha colpito duro anche sulla frutta con danni a pesche, susine, mele e kiwi  e danni strutturali sugli arboreti con rami stroncati dal vento.

Nel Ferrarese una forte grandinata accompagnata da un vento fortissimo ha provocato questa mattina danni ingenti alle colture nella zona di Mesola. Un fenomeno come sempre improvviso, che ha colpito a “macchia di leopardo” e non ha lasciato scampo, in particolare, ai pomodori precoci già pronti per la raccolta.

“Davvero un brutto risveglio per gli agricoltori delle zone di Mesola – spiega Sergio Vassalli, coordinatore di Agia (Associazione Giovani Agricoltori) Ferrara – che hanno visto, in pochi secondi, spazzare via i prodotti, molti dei quali in piena maturazione o già pronti per la raccolta. I più colpiti sono certamente pomodoro, zucca, mais e soia. La grandinata ha devastato tutto quello che c’era a nord della Gran Linea, quasi che la strada abbia segnato una sorta di confine.

In queste situazioni l’assicurazione diventa davvero fondamentale, ma non è ancora una tendenza così diffusa. Comprendo che alcune aziende scelgano di non assicurare ad esempio i cereali, perché di stratta di colture che generano pochissimo reddito, ma alcune aziende del territorio colpito hanno scelto di non assicurare nemmeno i pomodori. Adesso si trovano con campi di prodotto precoce spaccato letteralmente a metà, a 10 giorni dalla raccolta e con l’industria di trasformazione che quest’anno hanno messo paletti più rigidi per il conferimento, tanto che un prodotto grandinato non viene ritirato. Assicurare le colture come le orticole e frutticole – conclude Vassalli – significa, in queste situazioni, recuperare anche l’80% del mancato reddito e di questi tempi non ci si può permettere di fare un’annata in perdita”.

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