martedì 3 luglio 2018

Copagri Puglia: Xylella, con la decisione dell’UE si abbassa ulteriormente valore dei terreni


Battista, il Governo intervenga con un provvedimento straordinario

“L’estensione di altri 20 km verso il Nord della Puglia dell’area di quarantena per la Xylella, decisa dal comitato fitosanitario permanente dell’Unione Europea su proposta dell’esecutivo comunitario, è la conferma di quanto da tempo sostiene la Copagri di Puglia: per combattere la malattia che uccide gli ulivi pugliesi è ora di passare dalle parole ai fatti”. Lo afferma il presidente regionale della Confederazione dei produttori agricoli Tommaso Battista in seguito alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea della nuova demarcazione dell’area infetta, che vede l’estensione del batterio killer degli ulivi arrivare fino a Locorotondo e in diverse aree del tarantino.

“Notevoli sono i danni per i proprietari dei fondi rustici che vedono ridursi di due terzi il valore dei propri terreni rispetto alle valutazioni pre-Xylella”, sottolinea il presidente della Copagri Puglia, che aggiunge: “lo spostamento dell'area cuscinetto comporta l’allargamento della zona infetta e questo significa che, se l'Osservatorio fitosanitario individua una pianta certificata infetta in questa zona, il proprietario del fondo rustico deve abbattere la pianta infetta e tutte le altre comprese nel raggio di 100 metri e se poi vuole procedere al reimpianto di nuovi alberi non può farlo, perché i diritti di reimpianto previsti dalla misura 5.2 del PSR, oltre a una consistenza finanziaria ridotta rispetto alle reali esigenze, sono rivolti solo all'area infetta”.

“Un’altra questione da evidenziare - fa notare Battista - è quella del divieto di spostamento delle piante che causa il blocco completo dell'economia vivaistica, con una conseguente perdita di posti di lavoro”.

Per tutti questi motivi la Copagri Puglia chiede “l’intervento del Governo, affinché approvi un decreto straordinario che stanzi risorse per affrontare la questione in maniera risolutiva, riconoscendo i danni reali agli agricoltori, e invita le forze politiche a evitare di strumentalizzare la vicenda, poiché così facendo non si fa altro che danneggiare ulteriormente gli agricoltori e il comparto regionale”.

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