Per affrontare l'emergenza della produzione di olio in
Italia "serve una strategia condivisa tra il ministero all'Agricoltura, il
Mise e il Ministero per il Sud". Lo chiede la filiera dell'olio nell'incontro
con il vicepremier e ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Luigi di
Maio sull'emergenza olivicola in Puglia, dove si produce piu' della metà
dell'extravergine italiano. L'obiettivo della proposta, rende noto la
Coldiretti, è "rendere operativo il Piano approvato il 13 febbraio scorso
in Conferenza Stato-Regioni che, partendo dalla moratoria sui mutui per
garantire la sopravvivenza dei frantoi, preveda urgenti e necessarie misure per
l'integrazione al reddito per 5 anni per i frantoi cooperativi, aziendali e
industriali, che dimostrino di restare attivi e produttivi e interventi
economici a supporto della rottamazione degli impianti, per le aziende che
vogliono dismettere o riconvertire l'attività, oltre al sostegno
all'occupazione attraverso l'esonero dei contributi previdenziali e gli sgravi
dei contributi per i lavoratori". Secondo un'analisi dell'organizzazione
agricola, sono stati persi centomila posti di lavoro in Italia nella filiera
dell'olio extravergine di oliva, "con un trend che rischia di diventare
irreversibile se non si interviene con strumenti adeguati per affrontare
l'emergenza e rilanciare il settore che lo scorso anno ha fatto registrare una
delle peggiori annate di sempre con produzione di olio di oliva a 185 mila
tonnellate, più che dimezzata per il clima e la Xylella". E' in crisi,
sottolinea la Coldiretti, la più grande industria green del Sud. In Puglia si è
verificato il crollo del 65% del raccolto, che ha messo in ginocchio migliaia
di famiglie nei campi e nei frantoi mentre la Xylella continua ad avanzare
verso nord due chilometri al mese, il contagio ha già colpito 21 milioni di
piante e il conto dei danni ha raggiunto 1,2 miliardi di euro.
Di Maio, convertire dl emergenze il prima possibile
"Il nostro obiettivo è convertire il decreto emergenze
il prima possibile e approvarlo in prima lettura alla Camera dove ci giochiamo
tutto". Lo ha detto Luigi Di Maio, al vertice con la filiera dell'olio
convocata questa mattina al Mise. "Come tempi - ha ricordato il ministro,
a proposito dell'iter parlamentare del provvedimento - martedì viene
incardinato alla Camera in Commissione agricoltura, poi abbiano solo 10 giorni
per presentare gli emendamenti e 5 o 6 per quelli in Aula. Tecnicamente e
politicamente direi di lavorare così ad un decreto al quale si sono interessati
quattro ministeri, Sud, Lavoro, Mise e Agricoltura". Di Maio ha poi
precisato "dal punto di vista delle opportunità non abbiano solo questo
decreto, perchè stiamo per uscire come Governo con il decreto crescita che ha
dentro una serie di misure che riguardano lavoro, tutela dei parchi storici e
sburocraticazione e altri interventi, alcuni dei quali vengono anche dalle
associazioni di categoria sedute a questo tavolo. Ma in generale, in fase sia
emendativa che di concepimento di decreto, si possono inserire altri
provvedimenti".
Gilet arancioni, interventi per salvare la vera industria
ecosostenibile
Tutelare gli operai agricoli attraverso la conferma delle
giornate lavorative dell'anno precedente nei territori colpiti da gelate e
Xylella, defiscalizzazione di tributi, oneri previdenziali e blocco delle rate
dei mutui, rottamazione dei frantoi oleari con adeguato ristoro, proroga di 24
mesi per adeguamenti strutturali necessari al comparto.
E' il pacchetto di interventi per salvare l'industria più
ecososteninbile della Puglia, presentato dai gilet arancioni al vertice al Mise
della filiera olearia con il ministro Luigi Di Maio. A ricordare i numeri della
crisi al ministro è il portavoce dei gilet arancioni, Onofrio Spagnoletti
Zeuli: 50mila gli operai agricoli che lavorano in olivicoltura in Puglia, un
milione le giornate lavorative perse nel territorio compreso tra le province di
Bari, Bat (Barletta-Andria-Trani) e Foggia distrutte dalle gelate, mentre 1,5
milioni le giornate perse nella zona infetta da Xylella del Salento. E ancora i
200 frantoi che, a causa del batterio, hanno totalmente dismesso la propria
attività, con altri 100 in chiusura. "Le chiediamo di intervenire per
salvare l'industria pugliese più ecosostenibile che ci sia - ha sottolineato
Spagnoletti Zeuli - l'unica in grado di dare futuro ai giovani, il polmone
economico green di un settore che vale in termini di assunzioni il 200% della
Fiat ed il 300% dell'Ilva".
Fai Flai Uila, ok tavolo ma perdita lavoro non attende
"Anche la nostra richiesta è un'integrazione al reddito
da varare con estrema urgenza, perché con 1 milione di giornate di lavoro perse
non possiamo perdere altro tempo". Lo hanno detto i segretari generali di
Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, Onofrio Rota, Giovanni Mininni e Stefano
Mantegazza, durante l'incontro al Mise con il ministro Di Maio sul tavolo per
le emergenze olivicole in Puglia, nel ricordare che nel decreto emergenze
"mancano i lavoratori che hanno contribuito in questi anni a creare il
vero valore aggiunto delle nostre produzioni".
Secondo i tre sindacalisti, "occorre modificare la
norma attuale sulle calamità, perché così com'è rimane insufficiente e
accogliere il nostro emendamento. Se il taglio di piante equivale a un futuro
incerto, l'unica cosa che sappiamo è che per lungo tempo i lavoratori del
settore avranno estreme difficoltà". La richiesta delle tre sigle prevede
"il prolungamento a due anni del riconoscimento delle stesse giornate
lavorative effettuate nell'anno precedente all'emergenza, una proposta di
carattere generale sulla quale siamo disposti a confrontarci da subito per
costruire una normativa di sostegno aggiornata utile in futuro anche per altri
casi di questo genere". "Siamo grati al ministro per aver convocato
il tavolo tecnico - hanno concluso i sindacalisti - ma sia uno strumento per
accelerare le misure".
Agrinsieme, dl emergenze buona base ma va implementato
"Il dl emergenze è una buona base di partenza per
rilanciare il comparto olivicolo pugliese, anche se va implementato in termini
di risorse e misure; proprio per questo domani in audizione in Commissione
agricoltura alla Camera presenteremo una serie di emendamenti". Lo
annuncia il coordinamento di Agrinsieme che ha partecipato al Mise al vertice con
la filiera olearia convocato dal ministro Luigi Di Maio per affrontare
l'emergenza olivicola della Regione Puglia. "Auspichiamo una rapida
conclusione dell'iter di conversione parlamentare del provvedimento, dal
momento che gli olivicoltori pugliesi sono allo stremo e non possono più
permettersi di aspettare le lungaggini burocratiche e i tempi della
politica", afferma Agrinsieme, che durante l'incontro ha evidenziato
l'urgenza di intervenire per risollevare le sorti di un comparto di
fondamentale per l'economia regionale e nazionale, messo a dura prova dalla
Xylella e dal maltempo, con le gelate prima e la siccità dopo. "Ricordiamo
- conclude il coordinamento - che stiamo parlando di un settore che conta oltre
350 mila imprese e rappresenta il 13,59% del totale delle aziende agricole
italiane, per un valore della produzione di circa 4 miliardi di euro
l'anno".
Fonte: Ansa.it
Nessun commento:
Posta un commento