Le imprese agricole condotte dalle donne in Puglia sono
aumentate di 2.307 unità in tre anni dal 2014 al 2017, in agricoltura le
aziende “rosa”, sempre più giovani, superano il 24% (dati Unioncamere).
Complessivamente sono più di 24mila le aziende agricole guidate da donne.
Da questi dati e dal racconto di alcune esperienze partirà
l’incontro “Donne in agricoltura: criticità e opportunità” organizzato da
Confagricoltura Bari-Bat e il Comune di Sammichele. L’appuntamento è domani, 8
marzo, giornata internazionale della donna, alle 18 e 30 a Palazzo Pinto, a
Sammichele di Bari. Un momento di riflessione ma anche un’occasione per meglio
informare sulle possibilità e opportunità per le imprenditrici agricole del
nostro territorio. L’incontro sarà aperto dai saluti del sindaco di Sammichele
di Bari, Lorenzo Netti, e di Cinzia Ceci, vicepresidente nazionale di
Confagricoltura Donna. Seguirà l’intervento di Michele Lacenere, presidente di
Confagricoltura Bari-Bat e agronomo, che ci parlerà delle opportunità per le imprenditrici
agricole; mentre Nicla Barnaba, imprenditrice agricola e componente del
comitato di presidenza di Confagricoltura Bari-Bat, racconterà la sua
esperienza, un caso di successo. A moderare l’incontro sarà Catia Giannoccaro,
assessore alle Politiche agricole del Comune di Sammichele di Bari.
Tra le esperienze di successo della nostra terra c’è anche
quella dell’imprenditrice Flora Saponari, socia di Confagricoltura Bari-Bat: la
51enne imprenditrice sino a 9 anni fa lavorava come commercialista, poi l’amore
per la campagna l’ha conquistata definitivamente e ha abbandonato la sua
attività per dare vita all’azienda agricola “VignaFlora”, una ditta individuale
con sede a Castellana Grotte. “L’idea – ci racconta Saponari – è nata non per
caso: il mio interesse per la viticoltura e il vino è stato sempre forte, ma
era rimasto un hobby. Per diversi anni ho seguito dei corsi e ho fatto
degustazioni, ma il ruolo di assaggiatrice mi andava ormai stretto. Così, ad un
certo punto della mia vita, ho deciso che dovevo dare spazio a quello che
davvero amavo, volevo tornare a sentire gli odori dell’infanzia, quando mio
nonno, un tagliaboschi di Noci, mi metteva su un trattore ed io ero la bambina
più felice del mondo. Così ho smesso di
fare la commercialista e ho preso in affitto un piccolo terreno di proprietà di
mia madre e mio zio”.
Da quel pezzo di terreno, due ettari circa, è nata
VignaFLora: “La mia attività principale – prosegue – è la coltivazione
dell’uva. Poi mi appoggio ad alcune aziende di produttori di vino locali per la
lavorazione, che seguo passo dopo passo. Quando ho iniziato io, nel 2010, per
una donna affacciarsi in questo settore era molto difficile, venivamo viste con
diffidenza, soprattutto se, come me, non avevi alle spalle una tradizione di famiglia.
Ora le cose stanno cambiando e sono sicura che miglioreranno di anno in anno
perché le donne sanno come farsi valere”.
“L’incontro dell’8 marzo – aggiunge il presidente di
Confagricoltura Bari-Bat, Michele Lacenere – non vuole essere celebrativo di un
evento eccezionale e di una realtà di cui prendere atto con stupore o
meraviglia. L’imprenditoria femminile in agricoltura e non, da sempre, svolge
un ruolo di primaria rilevanza e le donne, in genere, non hanno nulla da
dimostrare ai loro colleghi di sesso diverso. Confagricoltura vuole solo dare
il sacrosanto risalto ai tanti successi d’imprenditrici che, con il loro
impegno, portano lustro e progresso a tutto il settore, alle quali va
riconosciuta la capacità di superare scogli legati, esclusivamente, a
pregiudizi e ignoranza. A tutte le Donne il nostro grazie e il nostro rispetto,
per quello che fanno e ci donano, quotidianamente, rendendo normale lo
straordinario lavoro di imprenditrici, lavoratrici e comunque mamme, compagne,
muse ispiratrici”.
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